Il mese scorso, dopo la vittoria di Tadej Pogacar al GP di Montréal, il direttore sportivo dell’UAE Team Emirates Matxin Fernandez aveva sottolineato che lo sloveno aveva raggiunto valori di potenza paragonabili alle sue migliori prestazioni al Giro d’Italia e al Tour de France.
Questa prestazione è stata confermata sabato scorso al Giro dell’Emilia. Pogacar ha percorso la prima salita del San Luca da 6 a 9 secondi più lentamente rispetto al Tour de France, nonostante le condizioni meteorologiche sfavorevoli.
Il sito Watts2Win ha rivelato che Pogacar, anche dopo 180 chilometri di corsa, ha mantenuto una media di 8,05 watt per chilo per 05m16s al Giro dell’Emilia, superiore ai 7,93 watt per chilo del Tour de France, dove ha scalato la stessa salita in 05m07s, in condizioni climatiche migliori.
Paul Van Den Bosch, allenatore di ciclisti famosi come Thibau Nys, ha detto che Pogacar si è distinto per il suo equilibrio tra intensità e recupero. Secondo lui, il talento naturale del ciclista sloveno gli permette di vincere senza compromettere troppo il recupero, che è fondamentale per il suo continuo successo.
Van Den Bosch ha anche sottolineato l’importanza del recupero mentale, illustrato dalla pausa di Pogacar dopo il Tour de France. Ha ripreso gli allenamenti quando si è sentito di nuovo motivato, il che è stato decisivo per il successo del suo finale di stagione.