Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Emirates) non aveva intenzione di vincere la 16ª tappa del Giro d’Italia, che sta conducendo comodamente, ma la sua superiorità gli ha imposto la mano.

Pogacar, che aveva già vinto la seconda, la settima, l’ottava e la quindicesima tappa, ha completato oggi i 118,7 km tra Laas e Monte Pana, in una tappa accorciata a causa del maltempo, in 2:49.47 ore, 16 secondi più veloce dell’italiano Giulio Pelizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), secondo, e del colombiano Daniel Martínez (BORA-hansgrohe), terzo.

Nella classifica generale, il 25enne sloveno, campione del Tour de France nel 2020 e 2021 e debuttante al Giro, ha aumentato il suo vantaggio, ora con Daniel Martínez a 7,18 minuti, dopo che il britannico Geraint Thomas (INEOS), ora terzo a 7,40, ha perso tempo.

La giornata è stata caratterizzata dal caos, con un “braccio di ferro” tra Mauro Vegni (direttore di gara) e Adam Hansen (presidente dell’associazione ciclisti) su come affrontare il maltempo. L’organizzazione voleva un cambio di abbigliamento su una cima a 2.500 metri di altitudine, ma alla fine ha prevalso la proposta dei ciclisti di accorciare la tappa, dopo molta confusione e critiche.

Caos anche alla Movistar, che ha lanciato Pelayo Sánchez nella fuga di giornata e poi lo ha inseguito con Nairo Quintana, in funzione delle pretese di Einer Rubio, nono in classifica generale e pretendente alla leadership giovanile. Tuttavia, un problema meccanico ha messo fine alla bizzarra strategia.

Al contrario, l’amicizia ha brillato quando Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep) e Mirco Maestri (Polti-Kometa) si sono riuniti in una fuga dopo che il francese aveva trionfato nella 12a tappa e aveva offerto all’italiano la maglia del giorno.

A un chilometro dall’arrivo, Pogacar ha seguito a malincuore la ruota del polacco Rafal Majka, che ha segnalato di non avere le forze per contendere la vittoria. Pogacar è quindi partito all’inseguimento dei fuggitivi, raggiungendo e superando il ventenne Pellizzari, che nel 2019 ha scattato una foto con Pogacar, ormai un idolo.

Dopo la vittoria, Pogacar ha abbracciato Pellizzari e gli ha regalato i suoi occhiali e la maglia rosa che indossava: “Lo ammiro molto, è stato molto forte in questo Giro e potrebbe vincere questa settimana”, ha ammesso lo sloveno, che guida anche la classifica della montagna.

Pogacar, che voleva “provare a rilassarsi” in questa giornata, è stato costretto ad attaccare e a vincere dalla strategia della Movistar. Con questa vittoria, ora ne ha 12 in stagione, tra cui la Liegi-Bastogne-Liegi, la Strade Bianche e la Volta a Catalunya, ad eccezione della Milano-Sanremo, dove è stato terzo.

Nella classifica generale, Daniel Martínez ha superato Geraint Thomas ed è ora secondo, mentre Rui Oliveira (UAE Emirates) è 129°. La prossima tappa collega Selva di Valgardena al Passo Brocon, con una montagna più alta e un arrivo in quota dopo 159 chilometri.