Tadej Pogacar, dell’UAE Team Emirates, è emerso come portavoce di spicco del gruppo dopo la Tre Valli Varesine, che si è svolta martedì scorso sotto una forte pioggia. Ha espresso forti critiche sull’organizzazione dell’evento a causa delle condizioni avverse che i ciclisti hanno dovuto affrontare.

Durante il secondo giro del circuito varesino, le strade sono diventate impraticabili, spingendo Pogacar e altri ciclisti a discutere con gli organizzatori la cancellazione della gara. Pogacar ha descritto la situazione: “C’era un lago e i tombini si erano alzati. Ho capito subito che volevamo cancellare la gara. Non era sicuro, me ne sono accorto io stesso. La prima discesa è stata molto pericolosa. La strada non era buona e anche in condizioni di asciutto si poteva rompere tutto”.

Pogacar ha espresso la sua frustrazione per le condizioni della pista, sottolineando che è stato miracoloso che nessun ciclista abbia subito gravi cadute durante le discese. “Se non si riesce a vedere la strada sotto l’acqua, possono verificarsi cadute. Su una strada dritta sarebbero potuti accadere incidenti gravi, con conseguenti lesioni gravi o peggio”, ha avvertito. Ha anche menzionato il numero di pneumatici sgonfi e ruote rotte tra i suoi compagni di squadra, sostenendo: “Avremmo potuto continuare, ma non avremmo mai saputo quando sarebbe potuto accadere qualcosa. In quel caso, saremmo stati noi a subire un danno, non l’organizzazione”.

Ha fatto riferimento alla tragica morte della diciottenne ciclista svizzera Muriel Furrer durante il Campionato mondiale di ciclismo, sottolineando la necessità di migliori misure di sicurezza. Pogacar ha sottolineato che il maltempo era stato previsto il sabato precedente durante il Giro dell’Emilia, ma non è stata presa alcuna precauzione. “Abbiamo parlato della forte pioggia prevista per oggi, ma tutti ci hanno riso sopra. Si sarebbe dovuto fare qualcosa”, ha dichiarato, suggerendo che la gara avrebbe potuto essere organizzata in modo più sicuro.

Pogacar ha proposto che le donne avrebbero potuto gareggiare al mattino, consentendo una partenza anticipata, che avrebbe portato a due vincitori. “Anche se è facile dirlo a posteriori, una gara più breve sarebbe stata la soluzione migliore”, ha concluso, rafforzando il suo crescente ruolo di leader all’interno del gruppo WorldTour.