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Miglior marcatore della sua squadra (11 punti) nella finale dell’All-Star Game NBA di domenica, alla sua prima partecipazione nella competizione, il francese Victor Wembanyama si è detto “orgoglioso di aver dato tutto”, nonostante la sconfitta.
Come promesso, il 21enne ha mostrato un’intensità insolita per un evento che in passato è stato spesso criticato per la sua scarsa competitività.
In risposta alle critiche, la NBA ha introdotto un nuovo formato di mini-torneo con semifinali e finale. Wembanyama ha segnato sei punti nella semifinale, vinta dalla sua squadra, le Global Stars, contro le Young Stars (41-32).
Successivamente, è stato il miglior marcatore della sua squadra nella finale (11 punti), dominata dagli OGs (41-25), che includevano stelle del calibro di Stephen Curry, Kevin Durant e James Harden. L’ex giocatore del Levallois ha dichiarato di essere “orgoglioso di essere un All-Star”.
“È stato meglio di quanto mi aspettassi”, ha affermato Wembanyama riguardo al nuovo formato dell’All-Star Game. “C’era molto in gioco nelle partite”, ha aggiunto il francese. “Ha funzionato molto bene”.
“Si trattava di giocatori molto esperti e incredibilmente talentuosi. È stato un piacere condividere il campo con loro”, ha commentato.
Ora Wemby si prepara per il rush finale della stagione regolare NBA. Gli Spurs, sconfitti in 10 delle ultime 14 partite, al momento non sarebbero qualificati per i playoff. “Dobbiamo ritrovare fiducia, perché questa stagione ci sono stati molti cambiamenti”, ha spiegato il vicecampione olimpico.
All’inizio di febbraio, la franchigia texana ha scambiato tre giocatori per ottenere il playmaker De’Aaron Fox dai Sacramento Kings. “La difesa sarà fondamentale”, ha aggiunto Wembanyama. “Dobbiamo tornare ad essere una delle migliori difese della lega”.
Attualmente, i San Antonio Spurs hanno solo la 18ª difesa della NBA (su 30) per punti concessi, anche se Wembanyama, il miglior stoppatore del campionato, è il favorito per il premio Difensore dell’Anno.