Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter di Milano, firmerà un contratto fino a giugno 2026 diventando così il tecnico più pagato della Serie A, insieme ad Antonio Conte.
L’obiettivo è emulare Giovanni Trapattoni e Eugenio Bersellini, due dei più importanti allenatori nella storia dei nerazzurri. Il primo allenò l’Inter che stabilì il record nel 1989, mentre il secondo riportò i titoli dopo un digiuno di nove anni nel 1980.

Con questa ambizione, Simone Inzaghi è entrato nella sede del club venerdì mattina, 12 luglio, per firmare il rinnovo del contratto che lo lega al club fino all’estate del 2026. Se lo porterà a termine, avrà completato cinque stagioni alla guida dell’Inter, seguendo le orme dei due illustri predecessori.

Avrebbe voluto un anno in più, ma il club non era disposto a impegnarsi per i prossimi tre anni. Ciò non significa tuttavia che il fondo Oaktree non abbia fiducia nel tecnico campione d’Italia, che la scorsa primavera ha già fatto storia conquistando la seconda stella.

Il mago inarrivabile
Davanti a lui c’è solo il numero uno assoluto: l’inarrivabile Helenio Herrera. Il Mago del Grande Inter, che negli anni ’60 ha vinto otto stagioni consecutive di campionato.

Ed è proprio questo l’obiettivo del club: continuare a dominare in Italia e, se possibile, ottenere soddisfazioni anche in Champions League. Dopo il double di Herrera in Europa, solo José Mourinho è riuscito a sollevare l’Orejon sulla panchina nerazzurra.

Un trionfo che, va ricordato, Inzaghi ha quasi raggiunto nella primavera del 2023, quando un perfetto tiro di Rodri e una cattiva prestazione di Romelu Lukaku hanno fatto la differenza a favore del Manchester City che, contrariamente alle aspettative della vigilia, non solo non ha dominato ma ha corso grandi rischi.

Sia il presidente Beppe Marotta che il fondo Oaktree, che non a caso ha accettato di buon grado di renderlo il tecnico più pagato della Serie A insieme a Antonio Conte, ne sono consapevoli: sei milioni e mezzo più bonus. Niente male affatto.