Jannik trionfa nei primi due set, concede il terzo in un tie-break e sigilla la vittoria nel quarto. Affronterà il vincitore tra Medvedev e Zverev.

La dichiarazione di Simone Vagnozzi nel pre-partita si è rivelata vera: “Abbiamo cercato di iniettare un po’ di Nole in Sinner”, e il dosaggio è stato perfetto.

Il risveglio all’alba non è mai stato così gradito: Jannik Sinner sconfigge Novak Djokovic (sì, Novak Djokovic) per 3-1 con i punteggi di 6-1, 6-2, 6-7 (6), 6-3, assicurandosi la sua prima finale di un Grande Slam. È la prima volta che un italiano raggiunge la finale degli Australian Open.

L’ultimo italiano in una finale Slam era stato a Wimbledon, con Matteo Berrettini fermato da Djoker. Oggi Jannik ha vendicato quella sconfitta.

Una partita da sogno, con un set da incubo e le ombre degli US Open 2022 che incombono dopo un match point non realizzato.

Sebbene si sapesse che Jannik Sinner era evoluto dalla semifinale di Wimbledon persa sei mesi fa, la sua capacità di dominare Djokovic per almeno due set in una semifinale Slam era forse inimmaginabile.

Sarebbe potuta finire molto peggio per Djokovic, che ha prolungato la partita al quarto set dopo che Jannik ha mancato un match point nel tie-break del terzo.

Nonostante sia stato messo in difficoltà nei primi due set, Djokovic ha reagito nel terzo, ma Sinner è stato impeccabile, non lasciandosi sopraffare e prendendo immediatamente il controllo nel quarto.