Una vera e propria bomba è esplosa nel mondo del tennis e dello sport in generale negli ultimi minuti in modo assolutamente incredibile.
Jannik Sinner, numero uno del mondo e campione dell’ATP Masters 1000 di Cincinnati questa domenica — il suo quinto titolo della stagione — è risultato positivo per due volte nel mese di marzo a una sostanza proibita, il clostebol, ed è stato sospeso preventivamente dal tennis in due occasioni senza che nessuno ne fosse a conoscenza. L’attuale leader mondiale è riuscito a fare ricorso contro la sospensione presso un tribunale e né la sospensione né il ricorso sono mai stati resi pubblici.
L’italiano ha dimostrato davanti a un tribunale indipendente di essere stato contaminato involontariamente e senza l’intenzione di doparsi, e il caso è stato reso pubblico solo questo martedì, alla vigilia degli US Open, ma solo dopo che l’italiano ha ottenuto una decisione favorevole.
Sinner ha continuato a competere normalmente negli ultimi mesi, con la sua sospensione provvisoria revocata, e ha contemporaneamente lottato nei tribunali per dimostrare la sua innocenza, senza che la sua carriera ne fosse realmente influenzata. Il tennista ha dimostrato in tribunale che la contaminazione è avvenuta a causa del suo fisioterapista, che utilizzava il prodotto per uso personale. Tracce del prodotto sono rimaste sulle mani del fisioterapista e hanno finito per contaminare il numero uno del ranking ATP.
Jannik Sinner perderà comunque tutti i punti (400) e il premio in denaro (320.000 dollari) relativi al torneo di Indian Wells, ma questa sarà la sua unica conseguenza pratica, che tuttavia non influenzerà minimamente la sua posizione di leader del ranking mondiale.