Il Marsiglia è spesso una squadra di successo, ma in casa la storia è ben diversa: i Phocéens hanno pareggiato 2-2 contro il Reims. Quindi, attenzione alla “sindrome di Tudor”?
Ricordate la maledizione dell’Olympique Marsiglia sotto Igor Tudor al Vélodrome? In Ligue 1, la squadra ha subito 4 pareggi e 5 sconfitte su 19 partite. E questo senza contare l’eliminazione in Coppa di Francia contro l’Annecy e le partite di Champions League nella prima metà della stagione.
Perché questo parallelo? Perché quello stesso anno, i Phocéens hanno concluso la stagione come una delle migliori squadre in trasferta, con 73 punti. Viene da chiedersi quale sarebbe stato il risultato finale se il Marsiglia avesse rispettato le aspettative davanti ai propri tifosi.
In quella stagione, infatti, gli Olympiens sembravano paralizzati dalla pressione che il Vélodrome può esercitare. Sappiamo come funzionano le cose a Marsiglia. Basta un brutto risultato o una prestazione deludente perché il club subisca una delle peggiori critiche della sua storia. Basta chiedere a Elye Wahi.
Trasformare il Vélodrome in una fortezza
È ancora troppo presto per dire se il Marsiglia avrà una stagione simile sotto la guida di De Zerbi. Tuttavia, le prime tre partite hanno dato un’idea di come l’Olympique potrebbe comportarsi in casa e in trasferta. E i risultati sono chiari: nelle due partite fuori casa contro Brest (1-5) e Tolosa (1-3), il Marsiglia ha pareggiato in casa contro il Reims (2-2).
In tre partite, i giocatori di De Zerbi hanno segnato 10 gol, il secondo miglior totale in Ligue 1, dimostrando che il Marsiglia ha il potenziale per essere un’arma di distruzione di massa. Il bilancio di 2 vittorie su 2 partite in trasferta e la capacità di segnare sono i due grandi punti di forza di questa squadra a inizio stagione.
Ma ecco il problema: al Vélodrome, il Marsiglia non è riuscito a battere il Reims, nonostante le numerose occasioni create nel primo tempo. Questa “sindrome di Tudor”, caratterizzata dalla pressione che i tifosi possono esercitare sui giocatori, si è inevitabilmente fatta sentire quando Wahi è stato fischiato al momento della sostituzione nel secondo tempo. I tifosi avevano scelto il loro bersaglio dopo che aveva fallito tre o quattro chiare occasioni da gol. I giocatori ne hanno forse risentito? Probabilmente sì, e lo Stade de Reims ne ha approfittato per ribaltare la partita.
Contro il Nizza, sabato, l’Olympique Marsiglia dovrà sfruttare questo classico mediterraneo per dare un segnale forte. Per farlo, l’allenatore italiano ha sottolineato al suo arrivo che i giocatori devono “sentirsi a casa”. Diverse misure importanti sono state messe in atto, tra cui una sessione di allenamento il giorno prima del match, in boulevard Michelet, prima della 2ª giornata di Ligue 1. In ogni caso, cadere vittima della “sindrome di Tudor” sarebbe una grande delusione per il Marsiglia.
In una stagione in cui il Paris Saint-Germain dovrà giocare più di 65 partite, dei punti verranno persi per strada. Il Marsiglia non disputa la Champions League e ha tutto da guadagnare concentrandosi sul campionato. È per questo che i ragazzi di Roberto De Zerbi devono fare del Vélodrome una fortezza inespugnabile. Tocca a loro lanciare questo messaggio contro il Nizza.