Primoz Roglic parla delle strategie per il Campionato del Mondo: “Ci sono tanti scenari possibili”

Primoz Roglic si trova in una posizione piuttosto comoda, con la libertà di adottare un approccio strategico per il Campionato del Mondo di ciclismo. Wout van Aert non sarà presente a rappresentare il Belgio, e l’Olanda, priva di un vero secondo leader, punterà tutto su Mathieu van der Poel.

La Slovenia, una potenza al Mondiale

D’altro canto, la Slovenia emerge come la grande forza della competizione, con i due vincitori dei Grandi Giri del 2024, e Tadej Pogacar considerato il favorito principale. Roglic, però, appare come un “leader ombra”, il che gli offre maggiore flessibilità d’azione, se necessario.

Il ciclista sloveno, 34 anni, ha mostrato entusiasmo nell’accettare la sfida e ha parlato della sua preparazione durante una conferenza stampa giovedì.

Il ritorno alle competizioni

Il Campionato del Mondo a cronometro ha segnato il ritorno di Roglič alle competizioni dopo la sua vittoria alla Vuelta a España a inizio settembre. Nonostante fosse uno dei favoriti, ha affrontato difficoltà durante la prova, venendo doppiato da Filippo Ganna.

“Mi sento bene prima della gara in linea del Mondiale. Come mi sentirò dopo 250 chilometri è un’altra questione. Probabilmente mi sentirò peggio”, ha ammesso Roglic con il suo consueto buon umore.

Ha sottolineato che la sua preparazione è stata mirata a ottenere il miglior risultato possibile. “Penso solo a come arrivare al traguardo. È l’unica cosa che posso fare ora: prepararmi per esserci alla fine. Tutto è andato bene”, ha detto lo sloveno, dimostrando fiducia per la gara.

Hai una strategia per domenica?

Domenica, Roglic farà coppia con Tadej Pogacar, uno dei ciclisti più forti del momento. Pogacar ritiene che questa sia la Slovenia più forte di sempre in una competizione ciclistica. Quando gli è stato chiesto come i due lavoreranno insieme, Roglic ha risposto con il suo caratteristico tono ironico: “Vuoi darci qualche suggerimento per la strategia della squadra domenica?”

Scherzando, Roglic ha aggiunto che la tattica sarà decisiva e che il vero piano d’azione dipenderà dal suo allenatore, Uros Murn, il quale è intervenuto dicendo: “Ah, ma non sono io il capo. Sono Tadej e Primoz. Non mi interessa chi vince, basta che vinciamo noi.”

“Ci sono tanti scenari possibili”

Sulle sue aspettative, Roglic è stato sincero: “Ci sono molti scenari che potrebbero avverarsi, e la domanda è come risponderemo. Quando guardo a me stesso… Tadej vince tutte quelle corse di un giorno, quindi è uno dei migliori al mondo. Io, invece, ne faccio solo poche all’anno, o nessuna”, ha ammesso, riconoscendo la differenza di esperienza in gare di un giorno.

Tuttavia, Roglic vede il Campionato del Mondo come una grande sfida sia personale che di squadra. “Sapere come ci comporteremo con i nostri ragazzi è la chiave. Abbiamo alcuni nomi importanti sulla carta. Ma preferisco una prestazione forte in gara. Questo è ciò che conta di più, indipendentemente dagli scenari che si presenteranno”, ha concluso Roglic.