In una giornata cruciale per la battaglia per la classifica generale, Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) ha rafforzato la sua posizione a due giorni dalla fine della corsa, conquistando Isola 2000 e guadagnando 1’42” sui suoi rivali del podio, Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike) e Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step). Una quarta vittoria di tappa e la sua terza in maglia gialla in questo Tour hanno visto Pogacar terminare 21″ davanti a Matteo Jorgenson (Visma-Lease a Bike) e 40″ davanti a Simon Yates (Jayco-AlUla), entrambi in fuga. Dopo aver attaccato e decimato il gruppo dei favoriti della classifica generale, Pogacar ha ripreso ciò che restava della fuga durante l’ultima salita.
Evenepoel e Vingegaard hanno tagliato il traguardo rispettivamente in quinta e sesta posizione, dietro a Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), quarto e ora in maglia a pois. Con due tappe rimanenti, Pogacar ha ora un vantaggio di 5’03” su Vingegaard, con Evenepoel al terzo posto, a 7’01” dal leader.
Una fuga mattutina
Due non partenti sono stati annunciati prima dell’inizio della tappa: Jake Stewart (Israel – Premier Tech) fuori dalla corsa per malattia e Stefan Küng (Groupama FDJ) anch’egli impossibilitato a partire, il che significa che 143 corridori erano sulla linea di partenza a Embrun. Un gruppo di fuga di 22 corridori si è formato presto, con Bryan Coquard (Cofidis) il primo a raggiungere la linea dello sprint intermedio a Guillestre (SI, km 21.1). Coquard è stato tra i corridori che sono poi stati staccati quando il gruppo di testa è stato decimato durante la prima salita della giornata verso il Col de Vars (km 42.6, HC, 18.8 km al 5.7 %, 20 punti per la classifica della montagna).
Si forma un gruppo di testa più piccolo
Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) e Simon Yates (Jayco-AlUla) hanno lasciato il gruppo durante la salita e si sono uniti al gruppo di testa con Matteo Jorgenson, Wilco Kelderman (Visma-Lease a Bike), Nicolas Prodhomme (Decathlon-Ag2r La Mondiale), Ilan Van Wilder (Soudal-Quick Step), Jai Hindley (Red Bull-Bora-Hansgrohe), Cristian Rodriguez (Arkea-B&B Hotels) e Oscar Onley (Team dsm-firmenich PostNL) durante l’ascesa difficile. Il campione olimpico e vincitore della 17ª tappa, Carapaz, ha raggiunto per primo il Col de Vars, seguito da Jorgenson, Kelderman e Van Wilder, con il gruppo principale a quel punto a 3’30” di distanza.
La dura salita della Cime de la Bonette
Mentre i fuggitivi iniziavano la brutale ascesa della Cime de la Bonette (km 87.5, HC, 22.9 km al 6.9 %), il loro vantaggio sul gruppo era aumentato a 4’30”. Onley, Prodhomme e Van Wilder sono stati staccati durante la salita, con Carapaz che ha raggiunto ancora una volta per primo la cima, prendendo 40 punti per la classifica della montagna e indossando la maglia a pois, con il gruppo principale che ha raggiunto la cima 3’40” più tardi.
Scontro a Isola 2000
Cristian Rodriguez è stato staccato dai cinque fuggitivi rimanenti – Jorgenson, Kelderman, S. Yates, Hindley e Carapaz – all’inizio della salita finale verso Isola 2000 (km 144.6, Cat.1, 16.1 km al 7.1 %, 10 punti per la classifica della montagna). Poi, a 13.5 km dalla cima, anche Hindley ha perso terreno e pochi metri più tardi Jorgenson ha attaccato, andando in solitaria in testa. Ma a 9.5 km dalla cima, Pogacar ha attaccato, con Evenepoel e Vingegaard che hanno cercato di seguirlo senza successo. In meno di 2 km, la Maglia Gialla ha rapidamente costruito un vantaggio di 20″ sui suoi due rivali provvisori del podio. A 1.9 km dalla cima, Pogacar ha raggiunto e superato Jorgenson per un’altra fantastica vittoria, tagliando il traguardo senza rivali.