Nella Repubblica Ceca, l’olandese Mathieu van der Poel, anch’egli campione del mondo su strada, ha dominato la gara fin dal primo giro, approfittando delle assenze di Van Aert e Pidcock. A 29 anni, Mathieu ha consolidato il suo status di più grande ciclista di fondo della storia.
Mathieu Van der Poel ha preso il controllo fin dal primo giro, rendendo il campionato del mondo di ciclocross una passeggiata tra decine di migliaia di entusiasti sostenitori.
Già al terzo giro, aveva un vantaggio di mezzo minuto sul connazionale Nieuwenhuis, la sorpresa di questa stagione. Van der Poel, consapevole del rischio, evita incidenti meccanici, cambiando la bici ogni volta che attraversa il box.
A Tabor, nella Repubblica Ceca, dove nel 2015, a soli 20 anni, ha conquistato la sua prima maglia iridata élite, Van der Poel ha ottenuto il suo sesto titolo mondiale. La medaglia d’argento è andata a un altro olandese, Joris Nieuwenhius, con un distacco di 36 secondi, mentre il belga e campione europeo Michael Vanthourenhout ha ottenuto il bronzo con un distacco di 1 minuto e 6 secondi. Il miglior italiano è stato Filippo Fontana, classificatosi 17° con un ritardo di 3 minuti e 35 secondi.
Questa vittoria segna il 222° successo in carriera di Van der Poel dal 2011, quando aveva 16 anni e competeva negli juniores, e il suo 13° trionfo in questa stagione invernale su 14 gare disputate. In totale, è il suo decimo Campionato del Mondo, considerando i due ori juniores nel ciclocross e i due su strada: uno nel 2013 da juniores a Firenze e l’altro nel 2023 a Glasgow da élite.