Lo spagnolo ha portato il PSG in testa alla Ligue 1 (12 punti davanti al secondo, il Lille). Affronterà il Barcellona nei quarti di finale della Champions League e, questo pomeriggio, giocherà contro il Rennes in Coppa di Francia.


Il PSG, una squadra che in questo periodo dell’anno valuta solitamente le performance dei propri allenatori e decide se proseguiranno o meno nella prossima stagione, ora respira di sollievo. Luis Enrique, un allenatore esperto, è riuscito a conquistare la fiducia dello spogliatoio, della dirigenza, della stampa e di un pubblico esigente che attende risultati positivi anno dopo anno e non si accontenta di titoli discreti.

L’annuncio di Kylian Mbappé (che lascerà il PSG quest’estate) è stato uno dei punti che ha permesso all’asturiano di dimostrare la sua buona gestione della squadra. L’allenatore ha dovuto sostituire il campione del mondo più volte. Il weekend scorso, ad esempio, Mbappé non ha nascosto il suo disagio per questo cambio. Luis Enrique, d’altro canto, è categorico nel sostenere che il PSG deve imparare a vivere senza il suo giocatore principale degli ultimi anni. I cambiamenti continueranno mentre la dirigenza cerca una nuova stella.

In questa stagione, il PSG ha 18 vittorie in Ligue 1, otto pareggi e solo una sconfitta. Mbappé è al vertice della classifica dei migliori marcatori (25 gol) del campionato, seguito da Jonathan David del Lille (15) e da Lacazette dell’Olympique Lione (13). La stampa, d’altra parte, sottolinea che il PSG è finalmente al di sopra dei giocatori. Ad eccezione di Ancelotti, gli allenatori che hanno guidato il progetto di calcio parigino hanno avuto problemi nello spogliatoio, legati alla gestione dell’organico.

Nonostante le sostituzioni di Mbappé o Dembélé, Luis Enrique rimane calmo nel suo ruolo, risponde in modo appropriato alla stampa e continua a ottenere buoni risultati.