La FIGC ha annunciato questo martedì che il suo presidente, Gabriele Gravina, ha contattato l’International Football Association Board (IFAB) – l’organo responsabile della regolamentazione del calcio – per suggerire alcune migliorie al sistema del videoarbitro.
La proposta include la trasformazione del VAR in un sistema di “challenge”, simile a quello utilizzato nel tennis, nella NFL, nell’NBA e in molti altri sport che fanno uso della tecnologia di ripetizione video.
“Vogliamo dare il nostro contributo per migliorare il calcio. Sappiamo che il percorso verso l’innovazione deve essere condiviso e poi implementato, ma se non iniziamo, non cambieremo mai lo status quo”, ha dichiarato Gravina.
Cambiamenti suggeriti dagli italiani:
- La possibilità per gli allenatori o i capitani delle squadre di richiedere la revisione dell’azione da parte dell’arbitro (il cosiddetto “challenge”);
- Numero limitato di utilizzi del VAR;
- Sistema di comunicazione elettronica tra l’allenatore e il capitano durante la partita;
- Fermare il cronometro quando il pallone è fermo (per la revisione del VAR, ma anche durante le sostituzioni, le cure mediche, ecc.).
Essendo stata una delle prime federazioni a sperimentare il VAR nel 2016, la FIGC si è dichiarata disposta a testare le nuove modifiche nei campionati giovanili e amatoriali in Italia.