Il Tribunale Supremo del Cile ha revocato lunedì la detenzione preventiva dell’ex calciatore della nazionale cilena Jorge Valdivia, ordinandogli di rispettare gli arresti domiciliari notturni mentre prosegue l’indagine sulle accuse di violenza sessuale avanzate da due donne.
Valdivia, 41 anni, era in detenzione preventiva dal 30 novembre 2024.
“La risoluzione (…) che imponeva la misura cautelare della detenzione preventiva è annullata”, si legge nella decisione del Tribunale Supremo, che ha accolto un ricorso presentato dalla difesa dell’ex calciatore.
Ex idolo del Palmeiras in Brasile e del Colo Colo in Cile, Valdivia dovrà osservare gli arresti domiciliari notturni, sarà soggetto al divieto di espatrio e non potrà avvicinarsi alle due donne che lo accusano.
Il giocatore, soprannominato El Mago, era stato arrestato per la prima volta il 22 ottobre 2024, in seguito a un’accusa di violenza sessuale. Nei giorni successivi, è stata presentata una seconda denuncia contro di lui.
Il 4 novembre, la sua detenzione preventiva era stata revocata e sostituita dagli arresti domiciliari notturni. Tuttavia, il 30 novembre, in seguito a una nuova decisione giudiziaria, era stato nuovamente trasferito in carcere.
Jorge Valdivia è stato una figura chiave della Generación Dorada cilena, contribuendo alla storica vittoria della Copa América 2015. Con la maglia della Roja, ha partecipato ai Mondiali di Sudafrica 2010 e Brasile 2014.
Durante la sua carriera, Valdivia ha giocato in squadre prestigiose come Al-Ain e Al-Wahda negli Emirati Arabi Uniti, Monarcas, Mazatlán e Necaxa in Messico, oltre al Rayo Vallecano in Spagna, tra le altre.