Il olandese è stato il protagonista della festa dello Scudetto, non si sa fino a che punto consapevolmente, prendendo di mira il francese dell’AC Milan. Lo striscione sventolato da Denzel Dumfries durante la festa dello Scudetto dell’Inter, domenica, per le strade di Milano, non è passato inosservato.

Il calciatore olandese, appena laureatosi campione d’Italia con i nerazzurri, ha raccolto dalla folla di tifosi uno striscione con l’immagine di un cane con la faccia di Theo Hernández al guinzaglio e non ha esitato a mostrarlo durante una breve parte del corteo.

Lo striscione appare come riferimento alla recente discussione nel derby, in cui entrambi sono stati espulsi a seguito di un alterco che ha portato a un acceso contatto fisico tra i due. La situazione è stata già condannata dalla dirigenza dell’Inter, che spera che l’episodio non rovini le celebrazioni del 20º titolo di campione italiano.

Secondo la Gazzetta dello Sport, già domenica sera, la Procura Federale, guidata da Giuseppe Chinè, avrebbe aperto un procedimento, acquisendo i video della celebrazione.

L’olandese sarebbe accusato ai sensi dell’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, che impone ai membri “correttezza e lealtà”.

Qualcosa di simile era già accaduto in passato, sia durante le celebrazioni dello Scudetto (si pensi a quelle del Milan, due anni fa, in cui gli insulti erano diretti ai tifosi dell’Inter) sia nel recente derby di Roma, con la bandiera sventolata da Gianluca Mancini.