Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha garantito che “l’Inghilterra è l’unico paese che permette ai bambini e alle famiglie di andare allo stadio con gioia” e ha sottolineato riguardo al suo ex direttore, Giuntoli, che “se avessi saputo che era un fervente tifoso della Juventus, non l’avrei tenuto”.

“Sono assolutamente d’accordo con la creazione della prima divisione italiana, seguendo il modello che vediamo in Inghilterra”, ha affermato il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, commentando le parole del presidente della Lega di Calcio, Lorenzo Casini, sulla indipendenza della Lega rispetto alla FIGC, seguendo il modello della Premier League inglese.

“Da almeno dieci anni stiamo cercando idee come questa”, ha detto De Laurentiis.

“Deve esserci un momento in cui qualcosa viene creata in Europa e deve durare sine die. L’Inghilterra è l’unico campionato di calcio che viene visto in tutto il mondo, è l’unico paese che permette ai bambini e alle famiglie di andare allo stadio con gioia, mentre qui nel nostro paese non vogliono sapere di cambiamenti nell’accesso agli stadi, perché i tifosi servono i politici e quindi gli stadi non sono più un territorio libero”, ha criticato il presidente del Napoli.

Lega “inconsistente”
De Laurentiis sottolinea, tuttavia, che la Serie A “purtroppo non esiste”.

“Non siamo strutturati come un’associazione di imprese, non siamo la vera Confindustria del calcio. A volte, nelle riunioni, sento squadre che vorrebbero una Serie A con 18 squadre: a queste rispondo che, per me, 20 o 16 squadre vanno bene, ma bisogna capire quali sono queste squadre, perché la classifica è sempre divisa in due parti: da un lato, quelle che lottano per andare in Europa e, dall’altro, quelle che lottano per non retrocedere”, ha spiegato.

Giuntoli
“Quando ho portato Giuntoli, che veniva dalla Serie D, nessuno ha chiesto chi fosse. È cresciuto con noi per otto anni, nascondendomi il fatto che fosse un accanito tifoso della Juventus. Se lo avessi saputo, non l’avrei tenuto. Mi piace molto e sarò sempre pronto ad aiutarlo, ma ci sono cose che non tollererò”, ha commentato De Laurentiis sul suo ex direttore sportivo.