Dopo la vittoria per 2-0 contro il Verona, Antonio Conte ha chiarito le sue recenti dichiarazioni sul futuro di Khvicha Kvaratskhelia, sottolineando un mea culpa personale e correggendo eventuali interpretazioni errate.
Le dichiarazioni di Conte sul futuro di Kvara
“Khvicha oggi è un giocatore del Napoli, e non dimentichiamolo. Ci sono passi da fare per chiunque voglia acquistarlo, nulla è garantito. Vedremo cosa accadrà”, ha precisato Conte, riferendosi al futuro del talento georgiano.
Chiarimenti sull’interpretazione delle sue parole
Conte ha poi voluto spiegare il significato delle sue precedenti affermazioni:
“Voglio chiarire una cosa, perché mi sembra di parlare in Italia. Se fossi in Inghilterra, potrei capire qualche incomprensione per via della lingua. Ho parlato di delusione, ma non nei confronti del giocatore o del club. La mia delusione deriva dal fatto che non sono riuscito a incidere come avrei voluto in questi sei mesi. Non è Kvara che mi ha deluso, né il Napoli. Mi assumo sempre le mie responsabilità. Pensavo di poter avere un impatto diverso, ma mi sono reso conto che siamo tornati al punto di partenza.”
Riflessioni sul ruolo del tecnico
“Ho letto oggi titoli come ‘Conte deluso da Kvara’. Non è così. Sono deluso dalla situazione perché non sono riuscito a influenzare come pensavo. Un allenatore di un certo livello dovrebbe aiutare il club a prendere decisioni, consigliare i giocatori. Quando mi rendo conto che non sto avendo questo impatto, come in questo caso, è lì che provo delusione. Non tolgo nulla a Khvicha, che è una persona eccezionale. Alla fine, ognuno deve decidere il proprio destino, e il club deve fare le proprie scelte. Forse sono stato un po’ presuntuoso, pensando di poter influire di più, ma non ci sono riuscito.”