Alberto Contador è tra coloro che non hanno compreso le tattiche adottate dalla Soudal Quick-Step durante la 18ª tappa della Vuelta a España. La squadra belga ha affrontato un momento critico quando Mikel Landa è rimasto indietro nel Puerto Herrera, proprio quando la lotta per la classifica generale si stava intensificando.

Sono stati citati problemi di comunicazione da parte del team e le decisioni prese hanno sollevato interrogativi sulla gestione della situazione.

Frustrazione di Mattia Cattaneo
Il momento più sorprendente è avvenuto dopo il problema di Landa: Mattia Cattaneo, che era in lizza per la vittoria di tappa nel gruppo di fuga, è stato costretto a fermarsi. L’italiano ha comprensibilmente mostrato frustrazione.

Contador ha espresso la sua perplessità riguardo alla decisione: “O fermate subito i corridori, così che Mikel possa rientrare, oppure, quando tutto è perduto, lasciate almeno il vostro corridore combattere per la tappa”, ha criticato l’ex ciclista, ora commentatore per Eurosport.

“Sono stato molto arrabbiato con le tattiche della Soudal Quick-Step”
Contador ha anche lamentato l’abbandono di Mikel Landa in una salita che conosce estremamente bene, avendola scalata innumerevoli volte. “Vedere Mikel Landa rimanere indietro su una salita che ha scalato migliaia di volte è molto difficile. A livello personale, ho passato dei momenti difficili e sono stato molto arrabbiato con le tattiche usate dalla Soudal Quick-Step.”

“Una vera catastrofe”
Il commentatore ha sottolineato la mancanza di coordinazione della squadra: “Non hanno fermato i corridori come dovevano, e hanno fermato Cattaneo nel momento sbagliato. Penso che sia stata una vera catastrofe”, ha criticato lo spagnolo.

Ha anche evidenziato l’ottima performance di Landa fino a quel momento nella competizione: “Mi dispiace per Mikel, penso che stia avendo una stagione spettacolare e, in questa Vuelta, stava facendo un ottimo lavoro. Sarebbe stato uno dei grandi protagonisti, ma ora non ha più opzioni per il podio perché ha perso troppo tempo, e questo è davvero un peccato.”