L’introduzione delle “càpsule di allenamento” a bordo campo nei principali stadi di Melbourne Park sta generando opinioni contrastanti. Questo nuovo approccio, che avvicina ulteriormente gli staff dei giocatori all’azione sul campo, era in passato proibito e sanzionato con penalità come deduzioni di punti o sospensioni dai tornei. Ora, però, viene incoraggiato positivamente.
Djokovic: “Un’ottima innovazione”
Novak Djokovic, impegnato nella caccia al suo 25° titolo del Grand Slam, ha elogiato questa iniziativa:
“Penso che sia una nuova e ottima introduzione al torneo. Le persone che sono lì sono selezionate dalla mia squadra. Al momento sono soddisfatto delle quattro persone presenti, anche se in futuro la situazione potrebbe evolversi con microfoni e altri strumenti. Per ora, sono contento così.”
Tuttavia, Djokovic ha sottolineato la necessità di mantenere una certa privacy tattica:
“Capisco che microfoni e telecamere nelle càpsule potrebbero generare contenuti divertenti per i social media, ma c’è un limite. La mia preoccupazione è che qualcuno della squadra avversaria possa ascoltare, inviare informazioni e, in pochi secondi, alterare la strategia del gioco. Serve maggiore discrezione.”
Sabalenka e la preferenza per la squadra al completo
L’attuale campionessa femminile, Aryna Sabalenka, ha deciso di non utilizzare le càpsule, preferendo che tutta la sua squadra rimanga sugli spalti:
“Voglio vedere tutte le persone del mio box. Anche se non le guardo tutte, mi piace sentire la loro presenza. Quattro posti non bastano. Sarebbe meglio averne otto. Forse la mia squadra era un po’ stretta sugli spalti, ma io mi sentivo a mio agio.”
Zverev: “Il tennis sta innovando, ma con cautela”
Anche Alexander Zverev ha espresso dubbi riguardo a questa novità:
“C’è innovazione in tutti gli sport, e il tennis non fa eccezione. Non so bene se questa sia un’innovazione utile, ma il mondo va avanti, e così facciamo noi.”
L’introduzione delle càpsule rappresenta un passo verso la modernizzazione del tennis, ma solleva interrogativi sulla bilancia tra innovazione, tattiche e tradizione.