L’allenatore dell’Everton, Sean Dyche, insiste che ci sono questioni più importanti da affrontare rispetto alle dichiarazioni sui social media di Neal Maupay.

Maupay, la cui ultima apparizione con il club di Liverpool risale a una vittoria nella Coppa di Lega contro il Doncaster nell’agosto 2023, ha avuto difficoltà a Goodison Park. Attualmente è tornato in Francia, suo paese natale, in prestito stagionale al Marsiglia, mentre completa gli ultimi mesi del suo contratto.

Sebbene tecnicamente sia ancora un giocatore dell’Everton, l’attaccante 28enne ha scritto su X, dopo la sconfitta dei Toffees contro il Nottingham Forest in Premier League di domenica: “Ogni volta che passo una brutta giornata, guardo il risultato dell’Everton e sorrido”.

Dyche, tuttavia, prima della partita dell’Everton contro il Bournemouth di sabato, ha minimizzato il commento di Maupay.

“Penso sia giusto dire che ci sono questioni più grandi relative all’Everton su cui mi sto concentrando, e non credo di dovermi preoccupare troppo dei suoi commenti”.

Alla domanda se ci saranno provvedimenti disciplinari, ha aggiunto: “Non credo che ci occuperemo di questo”.

La priorità: evitare la retrocessione

La preoccupazione più immediata di Dyche è il fatto che l’Everton, presente ininterrottamente in Premier League dal 1954, si trovi ora a soli due punti dalla zona retrocessione.

Nonostante la recente acquisizione del club da parte del gruppo americano Friedkin, l’esperto allenatore inglese non si aspetta una campagna di spese nella finestra di trasferimenti di gennaio. L’Everton deve infatti rispettare le regole di redditività e sostenibilità della Premier League, dopo aver subito una penalizzazione di otto punti nella scorsa stagione per violazioni.