Roberto Mancini ha negato con fermezza le accuse di interferenza ricevute durante il suo incarico come commissario tecnico della nazionale di calcio dell’Arabia Saudita. Il tecnico italiano, che ha lasciato il ruolo lo scorso 24 ottobre, ha respinto le voci in un post sui social media.

Un percorso breve e controverso

Mancini aveva assunto il comando della nazionale saudita nell’agosto 2023, succedendo a Hervé Renard. Tuttavia, il suo mandato si è concluso in anticipo dopo soli 14 mesi. Sotto la sua guida, l’Arabia Saudita ha affrontato un’uscita prematura dalla Coppa d’Asia agli ottavi di finale, perdendo ai rigori contro la Corea del Sud.

In un post sulla piattaforma X, Mancini ha dichiarato:

“Durante la mia carriera non c’è mai stata alcuna interferenza nella selezione dei giocatori. Sono soddisfatto della mia esperienza e del lavoro svolto in Arabia Saudita. Alcuni media dovrebbero concentrarsi sulle proprie squadre e smettere di diffondere voci su di me e sulla squadra saudita.”

Il contesto attuale dell’Arabia Saudita

Attualmente, l’Arabia Saudita partecipa alla Coppa del Golfo Arabo ed è seconda nel Gruppo B con tre punti, a tre lunghezze dal capolista Bahrein, che ha già ottenuto un posto nelle semifinali con una partita d’anticipo.

Il prossimo impegno della squadra saudita sarà contro l’Iraq, anch’esso con tre punti, in uno scontro diretto per accedere alle semifinali del torneo.

Un obiettivo ambizioso per il futuro

Il regno saudita continua a puntare in alto nel panorama calcistico internazionale, essendo stato scelto come paese ospitante del Mondiale 2034, un evento che rappresenterà una pietra miliare per la crescita del calcio nella regione.