Il Paris Saint-Germain (PSG) e Kylian Mbappé dovranno presentarsi martedì alle 15:00 davanti alla commissione d’appello congiunta della Ligue de Football Professionnel (LFP), in relazione al ricorso del club contro i 55 milioni di euro richiesti da Mbappé per stipendi e altri bonus non pagati. La commissione è composta da membri dell’UNFP (sindacato dei giocatori), del Foot Unis (sindacato dei club), oltre che da un presidente indipendente e da un giudice. Potrà confermare o annullare la decisione della commissione legale della LFP, che aveva ordinato al PSG di pagare le somme richieste dopo la partenza di Mbappé per il Real Madrid nell’estate del 2024.
La commissione legale della LFP aveva proposto una mediazione a settembre, ma la proposta era stata rifiutata da Mbappé. Di conseguenza, la LFP ha ordinato al PSG di pagare i 55 milioni di euro entro una settimana, il che ha spinto il club a presentare ricorso. Se la decisione venisse annullata, la commissione mista potrebbe scegliere di riavviare il processo o rinviare il caso alla commissione legale, il che significherebbe tornare al punto di partenza.
La decisione della commissione mista, sebbene possa essere presa immediatamente dopo aver ascoltato le parti, di solito richiede alcuni giorni per essere finalizzata. Dopo questa deliberazione, ci sono ancora altri possibili ricorsi, come la Federazione calcistica francese (FFF), i tribunali amministrativi o anche il Comitato nazionale olimpico e sportivo (CNOSF).
La controversia tra il PSG e Mbappé è iniziata in seguito a un accordo stipulato nell’agosto 2023, in cui Mbappé si impegnava a rinunciare a 55 milioni di euro di bonus se avesse lasciato il PSG senza rinnovo, trasferendosi gratuitamente, come ha fatto. Il giocatore sostiene che l’accordo non è valido, definendolo un “accordo segreto”. Mbappé chiede il pagamento dell’ultimo terzo del bonus alla firma, degli stipendi degli ultimi tre mesi di contratto e di un bonus etico, per un totale di 55 milioni di euro.