L’australiano Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale) ha mantenuto la testa del Giro di Spagna martedì, con cinque secondi di vantaggio sullo sloveno Primoz Roglic (BORA-hansgrohe) al termine della 16ª tappa, conclusa sui laghi di Covadonga.
Lo spagnolo Marc Soler (UAE Emirates) ha vinto da solo la tappa odierna, mentre O’Connor ha dimostrato la sua resistenza mantenendo la testa della corsa, nonostante un vantaggio di soli cinque secondi.
Nella tappa precedente, anch’essa di montagna, l’australiano ha perso 38 secondi e oggi, dopo il giorno di riposo, ne ha persi altri 58, lasciando il distacco da Roglic a soli cinque secondi. Lo spagnolo Enric Mas (Movistar) completa il podio provvisorio, a 01,25 minuti dal leader.
A due chilometri dal traguardo, in cima ai laghi di Covadonga, Roglic sembrava destinato a prendere il comando, a soli due secondi dalla maglia rossa. Tuttavia, O’Connor, che ha affrontato gli ultimi chilometri da solo, senza il supporto della sua squadra, è riuscito a reagire e a mantenere il suo vantaggio, che sembrava impossibile.
Nonostante questo breve vantaggio, Roglic, il favorito per la 19ª tappa, che termina sull’Alto de Moncalvillo, una salita di prima categoria dove O’Connor non spicca, può ancora prendere il comando.
Marc Soler ha completato i 181,5 km da Luanco a Lagos de Covadonga in 04:44:46 ore, precedendo l’italiano Filippo Zana (Jayco AlUla) di 18 secondi e il britannico Max Poole (dsm-firmenich) di 23 secondi nella nebbia.
Roglic, tre volte campione della Vuelta nel 2019, 2020 e 2021, ha concluso la tappa all’11° posto in 03:54 minuti, lo stesso tempo dello spagnolo Enric Mas (Movistar), che ha concluso la tappa al nono posto e rimane terzo in classifica generale. O’Connor ha tagliato il traguardo in 20a posizione, a 04:53 minuti dal vincitore.
Il gruppo ha perso uno dei suoi principali protagonisti di oggi, il belga Wout van Aert (Visma-Lease a Bike), che ha abbandonato la corsa dopo due cadute. La prima è avvenuta a 178 chilometri dall’arrivo, senza conseguenze di rilievo, ma la seconda, più grave, si è verificata a una cinquantina di chilometri dal traguardo, su una curva della discesa ad alta velocità della Collada Llemena.