Il Portogallo avrà sempre un posto speciale per Wout van Aert, che lunedì ha finalmente realizzato il suo desiderio di vincere lo sprint a Castelo Branco, nell’addio della Volta a España al territorio portoghese.
La vittoria era diventata un’ossessione per il corridore belga della Visma-Lease a Bike, tanto che gli errori si accumulavano, così come le prime posizioni, ma mai abbastanza da soddisfare un corridore che si considera un vincitore. Tuttavia, sei mesi dopo il suo ultimo trionfo, Van Aert ha atteso il momento giusto per superare l’australiano Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), che lo aveva battuto il giorno precedente.
“È una vittoria speciale: è la mia prima tappa alla Vuelta e non vincevo da quando sono caduto”, ha dichiarato, riferendosi al grave infortunio subito al Giro delle Fiandre a fine marzo.
Nell’ultima delle tre tappe portoghesi della Vuelta, Van Aert ha prolungato il suo legame speciale con il Portogallo, dove ha iniziato la stagione vincendo la Volta ao Algarve a febbraio. Lunedì lascerà il Portogallo con la 47ª vittoria della sua carriera, battendo Groves e Jon Aberasturi (Euskaltel-Euskadi), e con la maglia rossa, aumentando il suo vantaggio su Brandon McNulty (UAE Emirates), ora a 13 secondi, con il ceco Mathias Vacek (Lidl-Trek) in terza posizione, a 15 secondi.
“Come uno dei leader della squadra, andare avanti sei mesi senza vincere non è bello”, ha ammesso Van Aert, esprimendo il suo orgoglio per la vittoria con la maglia di leader, un’impresa che aveva già ottenuto al Tour 2022. Ha festeggiato allo stesso modo, imitando un battito d’ali mentre tagliava il traguardo.