Dopo l’elettrizzante volata a Saint-Vulbas nella 5ª tappa, vinta da Mark Cavendish (Astana Qazaqstan) che ha fatto la storia del Tour de France, ci si aspetta un’altra azione di sprint nella 6ª tappa.
È una tappa relativamente breve di 163,5 km, praticamente tutta piatta, e la fuga partirà probabilmente con l’ambizione di tenere a bada l’inseguimento del gruppo attraverso i vigneti della Côte Chalonnaise. C’è solo una difficoltà da superare per i corridori: la Côte du Bois Clair, una salita di quarta categoria. L’ultimo tratto è composto da belle strade, per lo più ampie, fino all’arrivo a Digione per un altro sprint di gruppo previsto sui 800 metri di rettilineo nella prefettura della Côte-d’Or.
Ora che Cavendish ha ottenuto la sua 35ª vittoria di tappa al Tour, diventando il corridore con il maggior numero di vittorie di tappa nella storia della corsa, riuscirà ad aggiungere altri trionfi al suo incredibile palmarès? Diversi rivali vogliono dire la loro su questa domanda.
Tra questi uomini ci sono Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), Alexander Kristoff (Uno-X), Sam Bennett (Decathlon-Ag2r La Mondiale), Arnaud de Lie (Lotto-dstny), Fabio Jakobsen (Team dsm-firmenich PostNL) e l’attuale detentore della maglia verde Biniam Girmay (Intermarché-Wanty).
Un aggiornamento sulle condizioni di Mads Pedersen della Lidl-Trek è atteso dopo che ha subito un forte impatto alla schiena e alla spalla sinistra in una caduta alla fine della 5ª tappa. Le radiografie iniziali non hanno rivelato fratture e una decisione finale sulla sua partecipazione alla 6ª tappa sarà presa questa mattina.
Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) dovrebbe rimanere in maglia gialla, a meno che non accada qualcosa di inaspettato tra i favoriti, anche se il giorno successivo, con la cronometro individuale di 25,3 km nella 7ª tappa, sarà “l’ora della verità” nella lotta per la classifica generale.