Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, ha parlato con l’UEFA e ha ricordato le partite contro lo Sporting nel percorso della squadra italiana fino alla finale di Europa League. “Dal primo giorno della fase a gironi, quando abbiamo giocato a Lisbona e non eravamo favoriti, abbiamo disputato grandi partite contro avversari forti. Ovviamente la vittoria ad Anfield ha ulteriormente aumentato la nostra fiducia”, ha ricordato. Gian Piero Gasperini ha parlato con l’UEFA prima della finale di Europa League, dove l’Atalanta affronterà il Bayer Leverkusen a Dublino mercoledì sera.
“È un grande obiettivo e fonte di soddisfazione, raggiunto in una stagione molto positiva per tutta la squadra. Sarà il momento più alto della mia carriera? Sì, in termini di realizzazione e prestigio, senza dubbio. In termini di gratificazione, fortunatamente ne ho avute molte, anche se forse non allo stesso livello. Credo che vincere una coppa non faccia sempre parte dei parametri con cui si valuta il successo. Ognuno ha i propri obiettivi. Se riusciamo a superarli di molto, come è successo quest’anno, dovremmo essere molto soddisfatti. Ovviamente, se riusciamo ad aggiungere una coppa, saremo ancora più felici”, ha affermato l’allenatore dell’Atalanta.
“Vincere ad Anfield ha aumentato la fiducia”
Gasperini ha parlato anche della lunga avventura con l’Atalanta.
“Tutto è cominciato otto anni fa, improvvisamente, come spesso accade con le cose buone. A quel tempo c’erano molti giovani calciatori, vicini alla prima squadra ma non molto coinvolti. Quel è stato il punto di svolta: da lì, il mondo dell’Atalanta è cambiato un po’. Prima l’Europa League, poi la Champions League. Tre partecipazioni consecutive alla Champions League per una squadra che giocava anche un buon calcio e segnava molto. La partecipazione alla Champions League nel 2019/20 ci ha dato anche un grande slancio. Siamo stati a un passo dalle semifinali e abbiamo affrontato il PSG. È sempre stato il massimo obiettivo raggiunto, ma devo dire che quest’anno forse l’abbiamo superato e siamo andati oltre”, ha ricordato il tecnico.
Un risultato europeo difficile da affrontare, ma sempre desiderato dalla squadra, secondo Gasperini.
“La squadra lo ha sempre voluto. A volte ci sono squadre che sono tecnicamente forti, ma mancano di fame e determinazione. Dal primo giorno della fase a gironi, quando abbiamo giocato a Lisbona e non eravamo favoriti, abbiamo disputato grandi partite contro avversari forti. Ovviamente la vittoria ad Anfield ha ulteriormente aumentato la nostra fiducia”, ha aggiunto.
“Noi e il Leverkusen abbiamo un approccio simile”
Ora, la sfida con il Leverkusen, la sorprendente squadra di Xabi Alonso.
“I loro risultati parlano da soli: non hanno mai perso quest’anno. Affronteremo una squadra molto difficile, che ha compiuto un qualcosa di straordinario nel suo paese. È una squadra molto solida e compatta, difficile da superare. È difficile creare spazi contro di loro, oltre al fatto che hanno velocità e tecnica in attacco. È una squadra molto forte, altrimenti non avrebbe ottenuto questi risultati, ma anche noi abbiamo attributi importanti e spero di poter creare loro problemi in modo che possano sbagliare. Le due squadre hanno un approccio simile: sono molto contento perché, quando ho iniziato a utilizzarlo alcuni anni fa, eravamo praticamente gli unici. Eravamo i più strani. Ora, in Champions League ed Europa League, ci sono molte squadre che giocano allo stesso modo, anche se con un approccio e uno stile propri. Tre difensori e tre attaccanti sono diventati di moda, si potrebbe dire, o almeno molto comuni”, ha spiegato Gasperini.